Francesco II di Borbone (Napoli, 16 gennaio 1836 – Arco, 27 dicembre 1894)

Traditi egualmente, egualmente spogliati, ci rialzeremo insieme dalle nostre sventure. L’opera dell’iniquità non durerà molto tempo, e le usurpazioni non sono eterne.

Sogno Numero 2

Oggi, un giudice come me, lo chiede al potere se può giudicare.

Tu sei il potere.

Vuoi essere giudicato?

Vuoi essere assolto o condannato?

Fabrizio de André

Ospedale #2

Casa.

Ma sento ancora il tuo odore.

Ospedale

Zucchero e Sale.
Ciclico eterno ritorno.

Democrazia digitale 2.0

La frase più odiosa di questa nuova democrazia digitale è
Il tuo commento deve ancora venire moderato.”

e allora sì.

Nuvole

… e allora sì,
stanotte
aprirò la finestra
e volerò via.
Cercando un appiglio,
sicuro,
a quella stella,
lassù.
Quando sarò in alto,
cercherò un punto,
tranquillo,
in cui scendere,
che in ogni caso chiamerò
“casa mia” …

Non poteva essere altrimenti.

Sulle cariche.

Fino a quando le forze dell’ordine ed i manifestanti non capiranno di essere sulla stessa barca, dalla stessa parte, non si potrà mai essere fiduciosi sul futuro dell’Italia.

Polisportiva Grottaminarda – Speciale RaiTre 1992

La forma dell’acqua – Andrea Camilleri

Quando ho deciso di condividere con voi le mie preferenze in ambito letterario avevo un ventaglio di possibilità davanti a me. Essendo già utente anobii da tanti anni ormai (consiglio a tutti gli amici di iscriversi e di condividere con tutta la comunità le proprie letture, i propri pareri e le proprie recensioni), ma non bastandomi lo spazio concesso da un “social network”, ho capito che i tempi erano maturi per scrivere tutto su un blog.

Ho deciso di scrivere qui e di non abbandonare questo blog, di affiancare le mie letture a tutto il resto che mi circonda, dalla Tecnologia all’Attualità, dalla mia Irpinia alla Cultura. Ed è proprio in questa sezione, che ho voluto chiamare “Virtute e Canoscenza”, alla dantesca maniera, che vi aggiornerò su quello che leggo e quello che provo nel farlo.

Ho deciso di cominciare da un autore Meridionale più di me, da tempo balzato agli onori delle cronache per la serie televisiva che prende il nome dal protagonista della sua serie: Montalbano.

Più riguardo a La forma dell'acqua

Ho voluto cominciare dal romanzo d’esordio di questa serie, perché, secondo me, le serie vanno lette in ordine cronologico, così come l’autore ha voluto proporcele.

In apparenza, un Giallo non mi avrebbe attirato affatto, ho sempre “snobbato” questo genere di lettura così come ho sempre snobbato la musica commerciale. I  gialli vengono scritti in modo che i lettori, appassionandosi alle storie, li leggano, ma non contengono spunti interessanti alla lettura: è l’intreccio della storia che ti porta a leggerli. Questo è quello che ho sempre pensato sui gialli.

Prima di cominciare a leggere la serie di Montalbano di Camilleri, ovviamente.

Mi sono spinto a leggerlo non perché fosse un giallo o perché ha ispirato la serie televisiva che ho anche tanto apprezzato, ma solo perché, avendo letto qualcosa in rete sullo stile di scrittura di Camilleri, il fatto di leggere qualcosa in un linguaggio frammisto di elementi tipici del dialetto siciliano mi ispirava, e non poco.

Mi sono trovato di fronte ad una storia ben intrecciata, un commissario di Polizia scorbutico e antropofobìco, a tratti timido ed impacciato, ma che conosce bene come fare il suo mestiere. Numerosi sono stati gli spunti che ho incontrato, termini, modi di dire di cui Camillieri si appropria dalla sua lingua.

Indubbiamente, un libro che consiglio di leggere a tutti.

  • Qual è la forma dell’acqua?
  • Ma l’acqua non ha forma! – dissi ridendo – Piglia la forma che le viene data.