Chi sarebbe “miserabile”?

La berlina della Finocchiaro (dietro la Smart) in uscita dal supermercato di piazza Pio XI a Roma, giovedì pomeriggio

La berlina della Finocchiaro (dietro la Smart) in uscita dal supermercato di piazza Pio XI a Roma, giovedì pomeriggio

E Finocchiaro ci ricasca alla Sma

In un supermercato di Roma la senatrice ha usato la scorta per farsi imbustare e pesare la spesa. Gli agenti hanno impedito ai passanti di fare foto. Un’incredibile recidiva, dopo il caso Ikea.

Bollò come «miserabile» l’attacco di Matteo Renzi che l’aveva definita inadatta a sedere al Quirinale in quanto «la ricordiamo per la splendida spesa all’Ikea con il carrello umano».

Eppure, incredibile a dirsi, Anna Finocchiaro all’abitudine al carrello umano non ha rinunciato.

Non del tutto almeno: ora son buste e banane. Insomma, la neo presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, in predicato per gestire in Parlamento le riforme una volta naufragata l’idea della Convenzione, ma pure tra i possibili reggenti del Pd allo sbando, continua a farsi aiutare dagli uomini della scorta per spicciare faccende private.

Reclutare buste della spesa e tastare e pesare la frutta, per esempio.

E’ accaduto, intorno alle sette di giovedì sera, al supermercato Sma di piazza Pio XI, zona Aurelia, non lontano dall’abitazione della ex magistrato catanese.

Un uomo della scorta fuori, accanto alla macchina di servizio, lei dentro, sorridente e rilassata, in vestitino nero e giacca rossa, insieme con gli altri due. Gentilissimi e servizievoli, nell’andare a reclutare le buste marroni della Sma, ma anche quelle in plastica trasparente e leggera che servono per imbustare frutta e verdura.

Graziosi, nell’aiutarla a scegliere e pesare delle banane. Ma prontissimi, pur sotto l’occhio delle telecamere del supermercato, a intercettare chiunque estraesse un telefonino per tentare di scattare delle foto, domandando con fare inquisitorio “che sta facendo, lei?”.

S’è fatta insomma più guardinga, la Finocchiaro, dopo quelle immagini all’Ikea e l’esagerato polverone che ne seguì. Non abbastanza tuttavia da rompere i fili della familiarità con la scorta.

Link Originale: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/e-finocchiaro-ci-ricasca-alla-sma/2206703

Cui Prodest?

Sparatoria di fronte a Palazzo Chigi«Mezzogiorno di fuoco a Palazzo Chigi. Due carabinieri feriti e uno in modo piuttosto grave, proprio nel momento in cui il nuovo governo al Quirinale giura fedeltà alla Costituzione. Il gesto eclatante ed isolato di un disoccupato stanco della vita a cui manca solo un’ultima pallottola per darsi il colpo di grazia? Può essere. Ma in casi come questi resta sempre aperta la questione cui prodest? L’attentato avviene di fronte alla sede del governo, un governo che ha già giurato nelle mani del Presidente della Repubblica, ma che ora dovrà superare la prova della necessaria fiducia nel Parlamento. E come si potrà negarla ora quella fiducia che continua a provocare non pochi mal di pancia in casa PD? Il Paese dev’essere pacificato e attentati come quello di oggi spingono a dare tutto il sostegno possibile ad un governo che è privo di un programma politico adeguato ai bisogni del Paese, un inconcepibile governo Pd che persegue l’unico scopo di salvaguardare gli interessi del Pdl dopo aver sbandierato la necessità di un cambiamento. Un attentato come questo ricompatta con il solito vecchio cliché: uniti contro la violenza e, al contempo, uniti contro chi semina la violenza e qui il messaggio è chiaro. Del gesto eclatante vi è comunque un responsabile: il M5S che con il suo linguaggio inciterebbe ad atti di questa natura. E così si prendono due piccioni con una fava. Ma il M5S non si farà impallinare tanto facilmente. Questo governo porterà il Paese alla catastrofe ma di questo è responsabile il Modello Unico e non il M5S che sarà l’unica vera opposizione. »

Paolo Becchi