« La mafia è l’essenza della Sicilia, quella maledetta isola. »

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Queste le parole oltraggiose che ieri sera su La7 sono state pronunciate da Giuliano Ferrara, che, senza peraltro suscitare alcuna reazione da parte del direttore Mentana, ha continuato definendo la Sicilia come “quella maledetta isola”.
Parole di una volgarità e di una violenza gratuita inaudite!
Ma del resto, cosa aspettarsi se non volgarità e STRONZATE EPICHE da chi come Ferrara ha più volte sostenuto che la trattativa tra Stato e Mafia è da considerarsi lecita?

Ma quello che più mi ha fatto rabbia e che ho trovato davvero intollerabile non sono state le porcherie pronunciate da Ferrara, da lui non mi aspetterei MAI parole di buonsenso, bensì la reazione del direttore Mentana, che ha permesso a quel pallone gonfiato di offendere in diretta televisiva 5 MILIONI di cittadini Siciliani. Evidentemente nè Ferrara nè Mentana si sono resi conto della gravità e della violenza delle frasi pronunciate ieri sera su La7, e pensano che sia lecito questo continuo sputar odio, fango e offese gratuite ed indiscriminate su una intera Regione e sui suoi cittadini, che, come al solito, per i mass media sono “italiani” solo quando conviene….

C’è qualcosa però che i giornalisti (anzi, GIORNALAI) come Ferrara dovrebbero spiegarmi:
Falcone, Borsellino, Rizzotto, Impastato, Chinnici, Rita Atria, Pino Puglisi, Pippo Fava, Cassarà, Grassi, LaTorre, Mattarella, Boris Giuliano, Terranova, Spampinato, Carnevale, Miraglia, Li Puma e le altre centinaia di SICILIANI morti ammazzati mentre lottavano contro la Mafia e il cui martirio non ha sortito alcuna reale reazione da parte dello Stato Italiano, dove li mettiamo?
Non ho capito, perchè loro non sono “l’essenza della Sicilia”?
Secondo quale fottutissimo principio italiota, la mafia sarebbe l’essenza della Sicilia, ed invece l’Antimafia no?
Perdìo, non solo i cittadini Siciliani muoiono trucidati lottando contro la Mafia mentre lo Stato Italiano se ne fotte altamente e con quella Mafia stringe accordi sporchi del loro sangue (accordi che i giornalai come Ferrara hanno definito “leciti”), dunque non solo i Siciliani, da cittadini abbandonati dallo Stato, nei decenni hanno trovato la forza di ribellarsi al cancro mafioso mettendo a rischio e spesso sacrificando la loro vita e quella dei loro familiari, ma devono pure sentirsi offendere quotidianamente sui mass media italiani dalla bestia ignorante di turno?
Roba da matti….

Ecco, ogni tanto quasi me ne dimentico ma poi arriva l’italiota di turno e crudamente me lo ricorda: è proprio un gran paese di merda st’italia!

Ed il primo pensiero, in una mistura di rabbia e sconforto inconsolabie, va proprio a tutti quei morti ammazzati, a tutte quelle bombe, all’assurdo e colpevole silenzio di uno Stato che se avesse voluto avrebbe già reagito e cancellato le mafie, quello Stato a cui non è mai mancata la capacità…. bensì la volontà!
Ed allora: mannaggia a Garibaldi!
Fosse rimasto a casa sua, c’avremmo guadagnato tutti….anzi, stando alle parole del celebre magistrato antimafia Rocco Chinnici, il quale lo scrisse nero su bianco che “la mafia nacque e si sviluppò subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia”, probabilmente saremmo stati proprio noi Siciliani i primi a guadagnarci se Garibaldi e i Mille fossero rimasti a casa loro.
Ci saremmo risparmiati 150 anni di mafie, ci saremmo risparmiati 150 anni di insulti, ed oggi non saremmo qui a vederci costretti a condividere la stessa nazionalità con certe carogne!

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