Ritiratevi!

Quando gli eletti del M5S andarono tutti insieme a pranzo in campagna c’erano giornalisti, telecamere, televisioni, oltre che inseguitori di pullman fittati a proprie spese.
“Come mai non sarete in streaming?” chiedevano.
E stavano andando a conoscersi per la prima volta, a spese loro, a pranzo fuori.

Ora che il governo Letta va in Umbria in questa abbazia di cui, ormai, si parla da tempo, nessuno ha nulla da dire?
Non chiedete lo streaming?
Non chiedete cosa ci vanno a fare?
Non chiedete chi paga viaggi e spese?
Non vi mettere neanche ad inseguire le loro auto blu?

Voi sì che siete giornalisti d’assalto e d’avanguardia.

Chi sarebbe “miserabile”?

La berlina della Finocchiaro (dietro la Smart) in uscita dal supermercato di piazza Pio XI a Roma, giovedì pomeriggio

La berlina della Finocchiaro (dietro la Smart) in uscita dal supermercato di piazza Pio XI a Roma, giovedì pomeriggio

E Finocchiaro ci ricasca alla Sma

In un supermercato di Roma la senatrice ha usato la scorta per farsi imbustare e pesare la spesa. Gli agenti hanno impedito ai passanti di fare foto. Un’incredibile recidiva, dopo il caso Ikea.

Bollò come «miserabile» l’attacco di Matteo Renzi che l’aveva definita inadatta a sedere al Quirinale in quanto «la ricordiamo per la splendida spesa all’Ikea con il carrello umano».

Eppure, incredibile a dirsi, Anna Finocchiaro all’abitudine al carrello umano non ha rinunciato.

Non del tutto almeno: ora son buste e banane. Insomma, la neo presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, in predicato per gestire in Parlamento le riforme una volta naufragata l’idea della Convenzione, ma pure tra i possibili reggenti del Pd allo sbando, continua a farsi aiutare dagli uomini della scorta per spicciare faccende private.

Reclutare buste della spesa e tastare e pesare la frutta, per esempio.

E’ accaduto, intorno alle sette di giovedì sera, al supermercato Sma di piazza Pio XI, zona Aurelia, non lontano dall’abitazione della ex magistrato catanese.

Un uomo della scorta fuori, accanto alla macchina di servizio, lei dentro, sorridente e rilassata, in vestitino nero e giacca rossa, insieme con gli altri due. Gentilissimi e servizievoli, nell’andare a reclutare le buste marroni della Sma, ma anche quelle in plastica trasparente e leggera che servono per imbustare frutta e verdura.

Graziosi, nell’aiutarla a scegliere e pesare delle banane. Ma prontissimi, pur sotto l’occhio delle telecamere del supermercato, a intercettare chiunque estraesse un telefonino per tentare di scattare delle foto, domandando con fare inquisitorio “che sta facendo, lei?”.

S’è fatta insomma più guardinga, la Finocchiaro, dopo quelle immagini all’Ikea e l’esagerato polverone che ne seguì. Non abbastanza tuttavia da rompere i fili della familiarità con la scorta.

Link Originale: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/e-finocchiaro-ci-ricasca-alla-sma/2206703