La giostra degli scambi – Andrea Camilleri

Premesso che non sono mai stato tanto “critico” e “crudo” nelle recensioni sulle opere di quello che considero maestro assoluto nel suo genere. Spero di non dover essere ugualmente “cattivo” in futuro.

Scambio su scambio, una serie di “scangi”. Simpatica l’idea iniziale, ma siamo abituati a ben altri livelli, storie un bel po’ diverse.
Forse anche Camilleri ha “scangiato” l’acqua per il vino.

La giostra degli scambi - Andrea Camilleri

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La forma dell’acqua – Andrea Camilleri

Quando ho deciso di condividere con voi le mie preferenze in ambito letterario avevo un ventaglio di possibilità davanti a me. Essendo già utente anobii da tanti anni ormai (consiglio a tutti gli amici di iscriversi e di condividere con tutta la comunità le proprie letture, i propri pareri e le proprie recensioni), ma non bastandomi lo spazio concesso da un “social network”, ho capito che i tempi erano maturi per scrivere tutto su un blog.

Ho deciso di scrivere qui e di non abbandonare questo blog, di affiancare le mie letture a tutto il resto che mi circonda, dalla Tecnologia all’Attualità, dalla mia Irpinia alla Cultura. Ed è proprio in questa sezione, che ho voluto chiamare “Virtute e Canoscenza”, alla dantesca maniera, che vi aggiornerò su quello che leggo e quello che provo nel farlo.

Ho deciso di cominciare da un autore Meridionale più di me, da tempo balzato agli onori delle cronache per la serie televisiva che prende il nome dal protagonista della sua serie: Montalbano.

Più riguardo a La forma dell'acqua

Ho voluto cominciare dal romanzo d’esordio di questa serie, perché, secondo me, le serie vanno lette in ordine cronologico, così come l’autore ha voluto proporcele.

In apparenza, un Giallo non mi avrebbe attirato affatto, ho sempre “snobbato” questo genere di lettura così come ho sempre snobbato la musica commerciale. I  gialli vengono scritti in modo che i lettori, appassionandosi alle storie, li leggano, ma non contengono spunti interessanti alla lettura: è l’intreccio della storia che ti porta a leggerli. Questo è quello che ho sempre pensato sui gialli.

Prima di cominciare a leggere la serie di Montalbano di Camilleri, ovviamente.

Mi sono spinto a leggerlo non perché fosse un giallo o perché ha ispirato la serie televisiva che ho anche tanto apprezzato, ma solo perché, avendo letto qualcosa in rete sullo stile di scrittura di Camilleri, il fatto di leggere qualcosa in un linguaggio frammisto di elementi tipici del dialetto siciliano mi ispirava, e non poco.

Mi sono trovato di fronte ad una storia ben intrecciata, un commissario di Polizia scorbutico e antropofobìco, a tratti timido ed impacciato, ma che conosce bene come fare il suo mestiere. Numerosi sono stati gli spunti che ho incontrato, termini, modi di dire di cui Camillieri si appropria dalla sua lingua.

Indubbiamente, un libro che consiglio di leggere a tutti.

  • Qual è la forma dell’acqua?
  • Ma l’acqua non ha forma! – dissi ridendo – Piglia la forma che le viene data.